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Cosa vedere al Lago Pusiano
Lago Pusiano: natura, ambiente e cultura
Il Lambrone: l'immissario del Lago Pusiano
Il Lambrone è l’immissario del Lago Pusiano. Creato artificialmente nel 1845 per far fronte a problemi di piena e acque paludose, rappresenta il tratto di Lambro che sfocia nel Lago all’altezza del Comune di Erba. In passato l’accumulo di detriti comportava, dopo abbondanti periodi di piogge, l’ingrossamento del fiume e il conseguente straripamento del corso d’acqua con conseguenze negative per l’intera zona circostante.
Nel 1845, sotto la denominazione austriaca, l’opera di incanalamento ha permesso di regolamentare il flusso d’acqua. La foce del Lambrone, caratterizzata da un estuario, è meta domenicale di numerosi turisti e offre una rilassante passeggiata lungo le rive del corso d’acqua. Di massima comodità la possibilità di posteggiare la macchina in via Libertà ad Erba in prossimità del Centro sportivo Lambrone (via Libertà 1), da lì si imbocca il sentiero pianeggiante che conduce verso il Lago Pusiano fiancheggiando il corso dell’acqua. Egirent ha eseguito un accurato lavoro di pulizia dei terreni presenti a ridosso del sentiero, offrendo un’ulteriore occasione di riposo e divertimento a portata di tutti.
Il Lambro: emissario del Lago
Il Lambro è un fiume della Lombardia lungo 130 km, immissario del Lago di Pusiano con la denominazione di Lambrone ed emissario del bacino lacustre, regolato nella sua portata dal Cavo Diotti. Prima ancora che grazie alla forza motrice delle sue acque il Lambro diventasse l'asse principale della protoindustrializzazione briantea, quando le sue funzioni erano soprattutto irrigue, il lago di Pusiano fu già destinato a regolarne il flusso.
A beneficiare dell'irrigazione erano soprattutto i fondi della basilica di San Giovanni Battista a Monza e i canonici imposero la costruzione della marmorea "soglia di San Giovanni", uno sfioratore mobile che controllava con precisione la quantità d'acqua rilasciate dal lago. Pur di modesta profondità, il lago di Pusiano, anche nei periodi di secca era comunque un serbatoio d'acqua dalle considerevoli potenzialità e fu così che un possidente e uomo d'affari milanese, l'avvocato Luigi Diotti, pensò di sfruttare la risorsa. Un affare molto simile gli era riuscito qualche anno prima sull'Olona.
Si trattava di dare al lago un emissario a livello inferiore, scavandone uno artificiale con un breve tratto sotterraneo che sfociasse a una quota più bassa. Si accordò nel 1793 con il proprietario del lago, il marchese Antonio Mollo, con l'intesa del carico delle spese e di una spartizione alla pari degli utili.
Il Cavo Diotti: il sistema di regolazione del Lago
Il Cavo Diotti è una speciale opera idraulica che fin dall’inizio del secolo XIX regola la piena del lago di Pusiano e la portata emissiva del fiume Lambro. Il manufatto, situato nel comune di Merone in provincia di Como, è composto da un primo tratto di canale a cielo libero, un edificio contenente le opere di regolazione ed infine un canale interrato.
Il Cavo Diotti è dal 1812 l'unico sistema di regolazione del lago di Pusiano. Questo comporta che, nel caso di particolari eventi meteorologici, il Cavo Diotti possa essere chiuso per diminuire la portata del fiume Lambro già ingrossato dai suoi affluenti per poi riaprire lo scarico della diga quando nel fiume Lambro è passata l'ondata di piena.
Per maggiori informazioni visita il sito www.cavodiotti.it
Isola dei Cipressi: una perla della natura in mezzo alle acque
L'Isola dei Cipressi è una piccola isola situata nel Lago di Pusiano, ben visibile dalla riva di Pusiano ed Eupilio. In passato è stata abitata, fra gli altri, dal viceré d'Italia Eugène de Beauharnais. Oggi l’intera superficie è di proprietà di una famiglia milanese che tuttora la abita e provvede alla sua manutenzione.
La famiglia ha negli anni dimostrato una grande passione per gli animali, e oltre ad aver contribuito al ripopolamento della fauna del lago con aironi, pavoni e cigni, ha costituito una sorta di piccolo zoo privato sull'isola, all'interno del quale spicca un gruppo di wallaby.
A bordo della Motonave Enigma è possibile raggiungere e sbarcare sull'Isola dei Cipressi solo in occasione di eventi privati. Non è previsto lo sbarco sull'Isola dei Cipressi in altre circostanze. La Motonave Enigma effettua transfer dalla costa all'Isola dei Cipressi previo accordo con la proprietà dell'Isola.
Per maggiori informazioni e per eventuali accordi con la proprietà, è possibile visitare il sito www.isoladeicipressi.com
La Cava di Pusiano: il fascino nella montagna
La cava di Pusiano è stata inaugurata nel 2004 e rappresenta uno dei luoghi più affascinanti situati a ridosso del Lago, immerso nella montagna e già sede di eventi di rilevanza internazionale. Situata in via Trento a Pusiano, la cava rappresenta il punto d’arrivo di un percorso avviato all’inizio del secolo scorso quando l’attività estrattiva protrattasi per lungo tempo ha permesso di ricavare nel fianco della montagna un enorme spazio aperto del volume di un milione di metri cubi accessibile solo mediante due gallerie scavate nella roccia. Sito minerario esaurito riavuto dal Comune di Pusiano, la Cava si è progressivamente convertita a suggestivo contenitore di numerosi eventi musicali, teatrali, culturali e di intrattenimento.
Grazie alla particolarità del luogo ed all'ottima acustica, le varie attività programmate hanno riscosso un successo tale da divulgarne la fama in molte parti del mondo. La natura ha poi reso unico questo luogo, rendendolo per la prima volta accessibile al pubblico nel settembre del 2004 con un grande evento di elevato livello artistico come il concerto di musica sinfonica dell'Orchestra "Città di Grosseto".
Le montagne: un mondo da guardare col naso all'insù
Il Lago Pusiano è delimitato a sud da basse colline di origine morenica ed a nord dalle pendici del Cornizzolo, montagna delle Prealpi Luganesi che nel suo punto più alto raggiunge i 1.241 metri sul livello del mare. Nota in particolar modo agli appassionati di deltaplano e parapendio in quanto ottimo punto di lancio, nelle giornate limpide offre una splendida vista su tutto il territorio brianzolo. Per una gita a piedi, l’auto può essere lasciata in località Alpe Carella per poi affrontare i circa 600 metri di dislivello necessari per giungere in vetta.
Dal Comune di Erba è invece possibile avviarsi verso il Buco del Piombo, imponente grotta giurassica riconosciuta nel 2007 da Regione Lombardia quale Sito di interesse archeologico e ambientale, di estremo rilievo dal punto di vista geologico. L’imponente caverna, scavata quasi totalmente nella Maiolica, si mostra con un ingresso maestoso (45 metri di altezza, 38 metri di larghezza) e cela un labirinto di cunicoli ancora in parte inesplorati che si estendono per quasi 400 metri. Per arrivare al Buco del piombo, sono possibili due itinerari.Il primo prende il via da Piazza G.B. della Salle, frazione di Crevenna (Erba), dove è possibile lasciare l’auto ed imboccare la via asfaltata Buco del Piombo da cui seguire poi le indicazioni “Buco del Piombo”.
Dopo aver raggiunto la Cascina Mirabello (mediante la strada asfaltata) e aver percorso una mulattiera selciata si oltrepassa la trattoria Alpina e poi la Cascina Zoccolo. Una lunga scalinata, composta da 150 gradini di altezza diseguale, conducono all’ingresso della grotta dopo un’oretta di cammino. La seconda possibilità, più breve ma più impegnativa rispetto alla precedente, prende il via ancora da Piazza G.B. della Salle, si snoda per un sentiero che parte da via dei Castani (Trattoria Cà Nova) e prosegue sino all’ingresso della grotta.
La cultura: Giuseppe Parini e Giovanni Segantini
Due artisti segnano la storia del Lago Pusiano: Giuseppe Parini, da cui prende una parte del nome il Comune natale di Bosisio Parini, e Giovanni Segantini, che soggiornò a lungo sulla sponda opposta del Lago Pusiano, realizzando qui 300 delle sue 800 opere pittoriche. Artisti di cui ancora oggi è possibile trovare importanti e tangibili tracce in percorsi appositi studiati sul territorio per conservare la ricchezza culturale dei secoli passati. Giuseppe Parini nasce a Bosisio il 23 maggio 1729, da Angela Maria Carpani e Francesco Maria Parino, piccolo commerciante di seta.
La sua vena letteraria emerge ben presto: ha appena 23 anni quando pubblica il celebre volumetto di versi Ripano Eupilino, nome criptico giocato sul duplice anagramma di Parino ed Eupili. I suoi versi piacciano e gli permettono di entrare all’Accademia dei Trasformati, dove ha la possibilità di formarsi e di crescere a stretto contatto con importanti personaggi del tempo. Rapidamente acquisisce ruoli di rilievo nel campo della letteratura non solo lombarda ma nazionale, le idee illuministe di provenienza francese gli permettono di elaborare e sperimentare, scrivendo sempre con guardo critico nei confronti della società contemporanea. Morì a Milano nel 1799 ma il suo contatto con la Casa natale rimase per tutta la sua vita.
Ed è qui che, oggi, è possibile visitare la Casa-museo del Parini, aperta al pubblico dal 1961 con l'obiettivo di mostrare l'adolescenza del giovane scrittore, gli usi e i costumi dell'epoca. Giovanni Segantini, nato il 15 gennaio 1858 ad Arco di Trento, arrivò in Brianza dopo aver studiato all'Accademia di Brera. Indole ribelle, sul Lago Pusiano la sua vita cambiò per sempre: l'incontro con Bice e la vita in sua compagnia proprio a Pusiano in via Madonna della Neve gli regalò la gioia dei figli Gottardo, Alberto e Bianca. Nel 1882 si spostò a Carella (Eupilio) forse per allontanarsi dalla morsa dei creditori.
Ma in quegli anni il padre del divisionismo italiano realizzò quasi 300 delle sue 800 opere complessive, incentrate in particolare su nature morte, animali, ritratti di gente comune e contadini a rappresentare la fatica e il legame con la terra e la natura. Nei suoi paesaggi prevale il clima della Brianza con le sue nebbie o le foschie, i laghi sono quelli di Pusiano, di Annone e del Segrino. La celebre "Ave Maria a trasbordo" è l'opera di maggior successo in cui è ritratta una famiglia di pastori con le proprie pecore di ritorno verso Pusiano attraversando il lago su una Lucia.